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lunedì 24 agosto 2015
Badante violenta anziani e invia i video al fidanzato: condannata a 10 anni
Aveva scelto tra le sue vittime le persone più fragili, anziani con demenza che non erano in grado di ricordare gli abusi sessuali subiti da quell’infermiera di cui si fidavano totalmente. Christina Sethi, 25 anni, badante presso una casa di cura di Torquay, in Inghilterra, è stata condannata a 10 anni di carcere per aver molestato sessualmente tre anziani, due donne e un uomo: una delle sue vittime aveva 101 anni, la più giovane 80.
Sethi, che non ha precedenti penali, lavorava come badante durante il turno di notte con un altro operatore che veniva svegliato solo se era necessario aiuto.
Secondo la ricostruzione della polizia la donna avrebbe filmato le molestie e avrebbe spedito i video al fidanzato che provava piacere sessuale nel vedere la sua donna compiere quegli atti. «Ha commesso orribili abusi su tre vittime vulnerabili, anziani tutti affetti da demenza senile che si trovavano in una casa di riposo sotto la cura di Sethi – ha dichiarato il giudice Richard Stead – Queste persone sono state umiliate e le famiglie vivono nel senso di colpa e nel dolore».
Gli abusi, secondo il Mirror, sono venuti alla luce quando un uomo, che aveva comprato un computer dalla ragazza, ha trovato nel cestino alcuni frammenti dei filmati delle violenze: poche ore dopo era scattata la denuncia. «I filmati sono stata la prova che ci serviva per smascherare Sethi – ha detto il procuratore Kelly Scrivener – C’era qualcosa di perverso in questa coppia che provava piacere nel rivedere le violenze. Sethi ha raccontato di aver compiuto quegli atti perché il fidanzato lo trovava sessualmente gratificante e lei avrebbe fatto di tutto per non farlo allontanare. Non c’è stata alcuna minaccia da parte del ragazzo ma lei non voleva deluderlo».
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sabato 3 maggio 2014
Peaches Geldof, nuove rivelazioni: la figlia di Bob morta per overdose di eroina
Peaches Geldof, figlia del cantante irlandese Bob Geldof, sarebbe morta per overdose di eroina, come sua madre Paula Yates nel 2000.
Lo riferisce il quotidiano britannico The Times. Peaches, ex modella, giornalista e presentatrice televisiva, è stata trovata morta lo scorso 7 aprile all’età di 25 anni. Ma l’autopsia non aveva chiarito le cause del decesso. Ora però l’ispettore capo Paolo Fotheringham ha annunciato che i test tossicologici hanno dimostrato successivamente che la giovane donna è morta per overdose di eroina, dice il quotidiano, mettendo in evidenza il «tragico parallelismo» con la morte di sua madre Paula Yates, anche lei presentatrice della televisione britannica, morta di overdose nel 2000 all’età di 41 anni. Peaches era stata trovata morta nella sua casa di campagna nel Kent dove era con il figlio di undici mesi.
venerdì 31 gennaio 2014
Maniaco seriale a Bologna, l'amico lo difende: "Le ragazze si sbagliano, non può essere lui"
«È impensabile che lui possa finire a fare quelle cose. Penso che quello che dicono le donne sia sbagliato». Sono le parole di un amico di Cesarin Tivadar, il romeno arrestato a Copenaghen perchè accusato di due aggressioni sessuali a Bologna, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio. La testimonianza è stata raccolta, anche con un video da La Stefani, agenzia on line della scuola di giornalismo. Sam, il gestore di un locale vicino a quello dove in passato aveva lavorato l'indagato, dimostra di non credere alla colpevolezza. Quando venne diffuso l'identikit, «dicevamo tutti, tutti quelli che lo conoscono, che era assurdo fosse lui. È un ragazzo simpatico e molto intelligente, parla cinque lingue. È molto conosciuto e lui conosce molta gente in ambiente universitario».
domenica 26 gennaio 2014
Marlise, incinta e cerebralmente morta: l'ospedale in Texas stacca la spina
I medici hanno staccato la spina che la teneva in vita: l'ospedale del Texas dove è ricoverata Marlise Munoz ha eseguito quanto ordinato dalla giustizia americana, ovvero di staccare dalle macchine che la tengono in vita da settimane la donna, cerebralmente morta e incinta. Il caso ha diviso l'opinione pubblica americana e sollevato temi bioetici.
sabato 5 ottobre 2013
BAGLIONI, FURTO NELLA CASA A ROMA: PORTATI VIA GIOIELLI E OGGETTI PREZIOSI
Alcuni ladri hanno effettuato un furto all'interno dell'abitazione romana del cantante Claudio Baglioni che si trova nel quartiere Nuovo Salario.
Ad avvisare la polizia è stata una vicina che si è accorta, poco prima
delle 8, che la porta di casa era aperta. Secondo i primi accertamenti
sono stati rubati gioielli e altri oggetti preziosi, il cui valore è
ancora da quantificare. I ladri sarebbero entrati forzando una
porta-finestra di un balcone. Indagini sono in corso da parte degli
agenti del commissariato Fidene-Serpentara e della polizia scientifica.
SCONTRO FRONTALE NEL TORINESE: 5 VITTIME. MORTI UNA COPPIA E I FIGLI DI 7 E 15 ANNI
Sono cinque le persone rimaste uccise in un violento scontro frontale ra due auto avvenuto nel torinese.
L'urto si è verificato sulla statale nei pressi di Piossasco. Secondo i primi accertamenti una delle due auto per cause in corso di verifica avrebbe invaso la corsia opposta. Sull'asfalto non ci sarebbero segni di frenata. Le vittime sono un'intera famiglia con 2 figli di 15 e 7 anni e l'autista della vettura che ha invaso la corsia opposta. SCONTRO VIOLENTISSIMO Il grave incidente stradale avvenuto all'alba a Piossasco, in provincia di Torino, è stato causato da un giovane di 23 anni di Piossasco che era alla guida di una Fiat Stilo. Lo hanno confermato i carabinieri, che sono sul posto per tutti i rilevamenti. L'auto, che procedeva in direzione Pinerolo, ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente contro una Renault Megane Scenic su cui viaggiava la famiglia, residente a Cumiana. Nello scontro sono morti tutti: il padre di 47 anni, la madre di 43 e i due figli, un ragazzo di 15 anni e una bambina di 7. Morto anche il giovane conducente della Fiat Stilo.
L'urto si è verificato sulla statale nei pressi di Piossasco. Secondo i primi accertamenti una delle due auto per cause in corso di verifica avrebbe invaso la corsia opposta. Sull'asfalto non ci sarebbero segni di frenata. Le vittime sono un'intera famiglia con 2 figli di 15 e 7 anni e l'autista della vettura che ha invaso la corsia opposta. SCONTRO VIOLENTISSIMO Il grave incidente stradale avvenuto all'alba a Piossasco, in provincia di Torino, è stato causato da un giovane di 23 anni di Piossasco che era alla guida di una Fiat Stilo. Lo hanno confermato i carabinieri, che sono sul posto per tutti i rilevamenti. L'auto, che procedeva in direzione Pinerolo, ha invaso la corsia opposta e si è scontrata frontalmente contro una Renault Megane Scenic su cui viaggiava la famiglia, residente a Cumiana. Nello scontro sono morti tutti: il padre di 47 anni, la madre di 43 e i due figli, un ragazzo di 15 anni e una bambina di 7. Morto anche il giovane conducente della Fiat Stilo.
ROMA, IL CONDUCENTE DI UN BUS TURISTICO PERDE IL CONTROLLO E FINISCE CONTRO UN PALO
Il
conducente di un bus turistico stamani a Roma ha perso il controllo del
mezzo mentre percorreva Corso Vittorio Emanuele II, non lontano da
piazza Navona, ed ha travolto due auto in sosta, un cassonetto, un palo
della luce ed un semaforo.
ILLESI Illesi i passeggeri. L'incidente è avvenuto alle 8.30 all'altezza del civico 274 nei pressi di piazza Sforza Cesarini. A quanto si è appreso dai vigili urbani, l'autista sarebbe stato colto da un malore mentre era alla guida; è stato soccorso dal 118 in 'codice rossò.
ILLESI Illesi i passeggeri. L'incidente è avvenuto alle 8.30 all'altezza del civico 274 nei pressi di piazza Sforza Cesarini. A quanto si è appreso dai vigili urbani, l'autista sarebbe stato colto da un malore mentre era alla guida; è stato soccorso dal 118 in 'codice rossò.
LAMPEDUSA, POLEMICA SUI SOCCORSI. SUPERSTITI INDAGATI PER CLANDESTINITÀ
«Eravamo otto sulla mia imbarcazione e ci siamo sbracciati per cercare
di salvare quante più persone potevamo. Ne abbiamo portate in salvo 47.
Ho visto su tutti i siti di Internet il video di uomini della
Capitaneria di porto che riprendeva un salvataggio. Mi chiedo perchè
facevano riprese invece di salvare la gente?».
Lo dice Vito Fiorino, proprietario dell'imbarcazione Gamar che alle 6.30 dell'altro ieri è giunto per primo sul luogo del naufragio lanciando l'Sos alla Guardia costiera e ai pescherecci della zona. «Se la prendevano alla leggera - aggiunge - non è così che si agisce mentre la gente bolle in mare. Hanno rifiutato di prendere a bordo qualche persona che avevamo già salvato perchè il protocollo, hanno detto, lo vietava. Quando siamo tornati al porto carichi di naufraghi abbiamo visto la vedetta della finanza che usciva come se stessero andando a passeggiare. In casi del genere non si va con questi natanti enormi si va con barche piccole e veloci per pensare di salvare le persone». «Il sindaco - conclude - ha infangato i pescatori. Come fa a dire che un pescatore vede il fuoco in mare e non si dirige subito in quella zona? Dicono che i pescherecci hanno tirato dritto. Ma la Capitaneria ha chiaro il quadro della situazione, sa chi era e chi non era in zona e che tragitto ha compiuto; io non voglio lodi ma neanche essere infangato». FIORI IN MARE È partito dal porto di Lampedusa il corteo di barche di pescatori che andranno a posare una corona di fiori a largo della costa per rendere omaggio ai migranti del tragico naufragio dell'altro ieri. «I pescatori salvano vite - ha detto Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori - rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo in mare». CLANDESTINITÀ I superstiti del naufragio di Lampedusa, dopo essere identificati, saranno indagati per immigrazione clandestina dalla Procura di Agrigento. Nessuna iscrizione è ancora avvenuta, ma ci sarà perchè è un atto dovuto, spiegano i magistrati, legato a una norma in vigore. Il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro.
Lo dice Vito Fiorino, proprietario dell'imbarcazione Gamar che alle 6.30 dell'altro ieri è giunto per primo sul luogo del naufragio lanciando l'Sos alla Guardia costiera e ai pescherecci della zona. «Se la prendevano alla leggera - aggiunge - non è così che si agisce mentre la gente bolle in mare. Hanno rifiutato di prendere a bordo qualche persona che avevamo già salvato perchè il protocollo, hanno detto, lo vietava. Quando siamo tornati al porto carichi di naufraghi abbiamo visto la vedetta della finanza che usciva come se stessero andando a passeggiare. In casi del genere non si va con questi natanti enormi si va con barche piccole e veloci per pensare di salvare le persone». «Il sindaco - conclude - ha infangato i pescatori. Come fa a dire che un pescatore vede il fuoco in mare e non si dirige subito in quella zona? Dicono che i pescherecci hanno tirato dritto. Ma la Capitaneria ha chiaro il quadro della situazione, sa chi era e chi non era in zona e che tragitto ha compiuto; io non voglio lodi ma neanche essere infangato». FIORI IN MARE È partito dal porto di Lampedusa il corteo di barche di pescatori che andranno a posare una corona di fiori a largo della costa per rendere omaggio ai migranti del tragico naufragio dell'altro ieri. «I pescatori salvano vite - ha detto Totò Martello, presidente del Consorzio dei pescatori - rispediamo al mittente le accuse di non aver soccorso gente che stava morendo in mare». CLANDESTINITÀ I superstiti del naufragio di Lampedusa, dopo essere identificati, saranno indagati per immigrazione clandestina dalla Procura di Agrigento. Nessuna iscrizione è ancora avvenuta, ma ci sarà perchè è un atto dovuto, spiegano i magistrati, legato a una norma in vigore. Il reato prevede come pena massima una multa di 5.000 euro.
COMO, AUTO CADE IN UN DIRUPO: MUORE UN SETTANTENNE, UN FERITO
Tragico incidente sui monti sopra Como. Un'auto è finita in un dirupo:
il bilancio è di un morto e un ferito. Sull'auto c'erano il
conducente,Pierluigi Peduzzi, 53 anni, di Pigra (Como) che è morto
mentrel'altro passeggero, un compaesano di 71 anni è rimasto ferito.
L'incidente è avvenuto poco prima della mezzanotte lungo lastrada che
sale al rifugio Venini sul monte Galbiga e le causenon sono ancora state
stabilite: scattato l'allarme, sonointervenuti gli uomini del soccorso
alpino che non senza difficoltà sono riusciti a raggiungere l'auto.
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