venerdì 31 gennaio 2014

Maniaco seriale a Bologna, l'amico lo difende: "Le ragazze si sbagliano, non può essere lui"


«È impensabile che lui possa finire a fare quelle cose. Penso che quello che dicono le donne sia sbagliato». Sono le parole di un amico di Cesarin Tivadar, il romeno arrestato a Copenaghen perchè accusato di due aggressioni sessuali a Bologna, nella notte tra il 10 e l'11 gennaio.   La testimonianza è stata raccolta, anche con un video da La Stefani, agenzia on line della scuola di giornalismo. Sam, il gestore di un locale vicino a quello dove in passato aveva lavorato l'indagato, dimostra di non credere alla colpevolezza. Quando venne diffuso l'identikit, «dicevamo tutti, tutti quelli che lo conoscono, che era assurdo fosse lui. È un ragazzo simpatico e molto intelligente, parla cinque lingue. È molto conosciuto e lui conosce molta gente in ambiente universitario».

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