giovedì 26 dicembre 2013

GIANNA NANNINI: “BATTISTI HA SCRITTO PER ME IL SUO PEZZO PIÙ BRUTTO”

“Claudio Fabi cominciò a lavorare con me, mentre Battisti lo vidi una volta sola. Mi doveva scrivere un pezzo, ma non funzionò”, a raccontare i suoi trascorsi con Battisti Gianna Nannini in un’intervista a “Rolling Stones”: “Poi lo cantò Pappalardo – ha fatto sapere come riporta “Lapresse”- faceva “con il martello si romperà l’amor”, uno dei brani più brutti di Battisti e Mogol – più brutto di così si muore. Alla fine, convinsi Fabi a farmi fare il primo album con tutti pezzi miei e con le mie ingenuità. Claudio mi traghettò alla Ricordi e mi lasciò così com’ero, non correggeva i miei errori, quasi li esaltava. Mi permisero perfino di metterci quei violini che, anni dopo, quando Conny Plank lo sentì, disse che già “facevano Gianna Nannini’”…”.



Il suo ultimo album si chiama “Inno”: ” Solo adesso sono arrivata ad avere la consapevolezza di chiamare un mio album ‘Inno’ – spiega la cantante – eppure, nata in contrada, quest’idea dell’innologia ce l’ho nel sangue. Ma io non volevo fare la musica di Fontebranda, dove i senesi si ritrovano a cantare vecchie canzoni. L’idea dell’inno mi pareva enfatica e perfino il successo di ‘Notte italiana’ per me è stato un dolore. Mi son chiesta: ma la mia Musa è tutta lì? Ci ho riflettuto e ho capito che evidentemente era qualcosa che faceva parte di me: tendo all’inno, ecco”.

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